Le emozioni giocano un ruolo fondamentale nelle decisioni di acquisto, come confermato da numerosi studi scientifici. Questo significa che nel mondo della vendita al dettaglio, indipendentemente dalla categoria merceologica – sia un negozio di abbigliamento, un supermercato, un negozio di scarpe o un parrucchiere – la presentazione della vetrina, dei prodotti e del punto vendita influenzerà le azioni dei potenziali clienti.
Ma come si può catturare, ammaliare e infine spingere all’acquisto? La risposta è il Visual Merchandising. Questo termine, che letteralmente si può tradurre come “visualizzazione della merce”, in realtà riguarda una serie di operazioni molto più complesse della semplice esposizione dei prodotti.
In questo articolo esploreremo nel dettaglio cos’è il Visual Merchandising, il suo significato, i principi di base, i prodotti utili per la sua organizzazione e consigli per ottenere un buon effetto grazie al fai-da-te.
Visual Merchandising: significato e benefici
Il Visual Merchandising è una pratica applicata al retail che consente di progettare e disporre in maniera strategica gli elementi nello store per generare un ambiente che attrae dal punto di vista emotivo e sensoriale.
Il punto vendita viene quindi allestito per creare un’atmosfera in linea con l’identità e i valori del brand e soprattutto per attirare l’attenzione dell’acquirente. Contribuisce notevolmente alla prima impressione che i clienti si fanno guardando prima la vetrina e poi esplorando l’interno del negozio.
Quando si progetta una buona strategia di Visual Merchandising bisogna tenere in considerazione alcuni elementi chiave:
- Tutti i prodotti devono essere in ordine e ben presentati
- Bisogna mostrare una vasta gamma di articoli
- Evitare di riempire tutti gli spazi per non creare un ambiente troppo opprimente
- Creare un’atmosfera emozionante per il cliente che lo spingerà a tornare
Per applicare tutto questo, si possono sfruttare i 5 sensi dell’essere umano:
- Vista: è il primo senso che si attiva nel consumatore. Bisogna seguire la regola “ciò che non si vede, non si compra”. La merce può essere esposta in maniera creativa, seguendo schemi di colori armoniosi o raccontando una storia, ad esempio in base alla stagione.
- Udito: all’interno dei negozi viene spesso scelta una musica o suoni particolari che stimolano l’acquisto, ma devono essere sempre in linea con la filosofia del brand.
- Olfatto: l’uso di fragranze particolari può stimolare i ricordi dei consumatori, spingendoli inconsciamente all’acquisto.
- Tatto: tutta la merce deve essere toccata e provata dal consumatore, che può quindi rendersi conto delle caratteristiche di ciò che sta acquistando.
- Gusto: molti esercizi commerciali propongono assaggi per avvicinare il prodotto all’acquirente.
Una corretta strategia di Visual Merchandising ha un grande valore, poiché può coinvolgere e ispirare i clienti, spingendoli all’acquisto di determinati prodotti.
Visual Merchandising: i principi base
Il Visual Merchandising serve a vendere di più: l’obiettivo è chiaro, ma l’esecuzione presuppone la conoscenza di alcune regole di base che, se rispettate, aumenteranno lo scontrino medio. Eccone 5:
- Partire dal target: per allestire un punto vendita è fondamentale porsi alcune domande. Chi è il cliente ideale? Qual è la sua età media e il suo stile di vita? Ma soprattutto: che storia si vuole raccontare? Una volta individuate le risposte, si può decidere se dare un carattere contemporaneo, classico, individualista o vintage al punto vendita.
- L’importanza dei colori: è cruciale avere una buona coordinazione dei colori. Nel punto vendita o nella vetrina si possono considerare colori contrastanti come bianco e nero, oppure creare zone con colori monocromatici (ad esempio il giallo, il primo colore percepito dalla retina). I colori possono creare “percorsi” per guidare inconsciamente i clienti all’interno del negozio. È importante che il punto vendita sia “instagrammabile”, cioè un luogo che ispiri i clienti a fotografarlo e condividerlo sui social.
- Creare un forte punto focale: l’obiettivo è evitare di confondere il cliente appena entra in negozio. Dove si deve concentrare la sua attenzione? È importante creare un punto focale in ogni zona del punto vendita. Questo può essere collocato al centro del negozio o sulle parti laterali. Oppure si può creare una composizione in base alla stagione, ma bisogna fare attenzione a concentrarsi sui prodotti e non sul contorno.
Questo punto focale utilizza manichini con luci a LED per evidenziare l’abbigliamento sportivo e le scarpe.
- Raccontare una storia: nel punto vendita bisogna utilizzare una segnaletica chiara e concisa. I clienti devono sapere con un semplice colpo d’occhio dove dirigersi per arrivare in una precisa zona di interesse. La segnaletica può essere usata anche per i prodotti: ad esempio, si può presentare un elenco che spiega perché il cliente ha bisogno del prodotto o come la sua vita migliorerà con quell’acquisto. Oltre alle parole, ci si può servire di immagini e grafiche specifiche per raccontare una storia.
- Chi vede, compra: un punto vendita ben progettato espone il cliente a quanta più merce possibile, organizzata con gusto ed evitando un’eccessiva sovrabbondanza. Molti utilizzano un layout circolare per esporre il cliente a più merce. È consigliato avere il maggior numero possibile di espositori, sempre puliti e ordinati, magari organizzando la merce per colore o tipo.
Inoltre, c’è uno spazio spesso inutilizzato nei punti vendita: quello tra la merce e il soffitto. Questo spazio può essere sfruttato con cartelli chiari o installazioni artistiche in linea con la merce in vendita.
Visual Merchandising: materiali utili e consigli per il fai-da-te
Quando si realizzano le diverse tecniche di Visual Merchandising, è utile servirsi di vari materiali. Ecco alcuni consigli sui materiali da utilizzare per allestire al meglio il punto vendita.
L’esterno e la vetrina
Il primo impatto che il cliente ha con lo store è dall’esterno, quindi l’allestimento della vetrina è fondamentale per la strategia di Visual Merchandising. Tutto, dall’illuminazione al tipo di manichini (se presenti) ai dispositivi digitali come display di varia grandezza, deve attirare il cliente in pochi secondi e spingerlo ad entrare in negozio.
L’esposizione dei prodotti nella vetrina può essere personalizzata con scritte in cartone o adesivi in PVC semitrasparenti, che possono essere cambiati in base ai periodi dell’anno. Gli espositori da esterno possono attirare l’attenzione dei passanti: c’è l’imbarazzo della scelta in termini di personalizzazione. Infine, per sottolineare offerte speciali in determinati periodi, le vetrofanie e le sagome in cartone sono ideali per allestimenti per saldi.
Entrata e pavimentazione
Dato che la maggior parte delle persone gira a destra una volta in negozio, è possibile guidarle nel percorso migliore per esporle a più prodotti. Gli adesivi per pavimenti calpestabili possono essere utilizzati come segnaletica o per sottolineare promozioni speciali. Per rispettare le distanze sociali, esistono anche adesivi per pavimento appositi.
Credits: Pinterest
Segnaletica personalizzata
Il cliente non deve mai sentirsi confuso all’interno del negozio. In aiuto arrivano diversi prodotti, come ad esempio i Cartelli stampati in alta definizione, quelli in Forex per allestire un’insegna o le targhe per fornire tutte le informazioni utili a chi naviga all’interno dello spazio allestito.
Allestimento interni
L’organizzazione dello spazio interno del negozio influenza in maniera importante le decisioni di acquisto, oltre a definire l’atmosfera generale. L’obiettivo è quello di accompagnare i clienti in un viaggio alla scoperta dei propri prodotti. Si può ad esempio organizzare lo spazio interno a griglia, utilizzato soprattutto dai supermercati, che massimizza la quantità di prodotti da poter mostrare.
C’è poi l’organizzazione ideale per gli spazi commerciali stretti, con espositori che mostrano i prodotti a sinistra e a destra.
L’organizzazione a “loop” invece guida effettivamente i clienti in un percorso verso i vari ambienti, come si vede da IKEA, in un’esperienza che mira ad ispirare e spinge all’impulso dell’acquisto. Infine, c’è la disposizione libera degli espositori e prodotti, che ispira il cliente a vagabondare per il negozio: questo può sicuramente essere il layout più creativo, perché può essere adattato e modificato nel corso dell’anno. Tra i prodotti interessanti è possibile scegliere gli espositori a scaffale, in grado di creare importanti punti focali all’interno del negozio, oppure esistono altri tipi di espositori di tanti formati differenti.
Ogni angolo del negozio può essere sfruttato per comunicare qualcosa: si possono quindi usare poster particolari di alta qualità, oppure adesivi di grande formato, ma anche carta da parati che riesce a coprire spazi più ampi.
Insomma, il Visual Merchandising è un mondo tutto da scoprire, che di sicuro non si esaurisce solo posizionando al meglio i prodotti all’interno del negozio. È necessario uno studio continuo dei propri spazi e dei trend del momento, un’alta dose di creatività e soprattutto tanta passione: questo può rendere un qualsiasi punto vendita davvero irresistibile.