Come sbagliare un gol a porta vuota

Come sbagliare un gol a porta vuota

Alessandro Bonaccorsi Pubblicato il 6/7/2024

Progettare grafica: errori comuni nella preparazione dei file per la stampa

Progettare grafica è un lavoro considerato divertente, altamente creativo e decisamente cool. E chi progetta spesso si sente così, un po’ euforico, un po’ geniale: sa che il suo pubblico vedrà e toccherà i suoi lavori, proverà qualcosa grazie a quell’oggetto. Tuttavia, tra il processo creativo e il rapporto con il pubblico – due momenti entusiasmanti – c’è un altro passaggio che tutti tendono a dimenticare: la preparazione dei file per la stampa, noti come “esecutivi”.

In questo momento, l’esaltazione si trasforma in ansia: ci sarà qualche problema in stampa? Farò un errore? Il prodotto finale sarà come l’avevo immaginato? E così inizia un periodo di preoccupazione che termina solo con la consegna del prodotto finito dalla tipografia. Anche con anni di esperienza, la paura di sbagliare non scompare mai.

I tempi sono cambiati e, rispetto a vent’anni fa, alcuni errori che potevano bloccare un lavoro di stampa per un giorno intero ora sono più facilmente correggibili grazie al digitale. Tuttavia, alcuni errori diventano evidenti solo a lavoro finito.

Quali sono gli errori più comuni nella preparazione dei file per la stampa? Vediamoli insieme.

Inviare in stampa con il profilo colore RGB

Questo è uno degli errori più comuni. Spesso si passa da Photoshop a InDesign senza prestare attenzione al profilo colore, ma sbagliare il profilo colore è un errore grave. Come si insegna a scuola: RGB è il modello di colore additivo usato dai monitor, mentre CMYK è il modello di colore sottrattivo usato dalla stampa. I due modelli di colore sono molto diversi, soprattutto nella resa di alcuni colori come verdi, blu intensi e rossi. Ciò che vedete sul monitor può essere molto diverso da ciò che risulterà dalla stampa. Quindi, è sempre necessario lavorare su file convertiti in modello CMYK per la stampa.

Fonte: Adobe Technical Guides https://dba.med.sc.edu/price/irf/Adobe_tg/models/rgbcmy.html

Sbagliare il verso o le pagine di un pieghevole

Anche un semplice pieghevole a tre ante può essere complicato da impaginare: bisogna considerare il verso di stampa e come verrà aperto. È facile sbagliare, soprattutto se si è alle prime armi. Quindi, è sempre utile stampare una bozza e fare una prova delle pieghe e dell’impaginazione, in modo da gestire bene il file in Illustrator o InDesign.

Pieghe impossibili: leaflet per l’Independent Film Festival di Londra, progettato da Tim Clark fonte: https://www.behance.net/gallery/18496733/Folding-Leaflet-Independent-Film-Festival

Dimenticarsi l’abbondanza

Un classico errore da principiante è mandare il file in stampa senza abbondanza, ovvero il margine per il taglio. Un taglio sbagliato di 1mm può sembrare un’inezia, ma senza abbondanza si vedrà molto: creerà una fastidiosa linea bianca sul margine che può rovinare anche il progetto grafico più bello… a meno che non abbia uno sfondo completamente bianco!

Non telefonare

Prepariamo il file sul computer, facciamo l’ordine online e inviamo una mail. Ecco, il file è stato inviato, possiamo uscire a berci una meritata birra. Come se tutto funzionasse automaticamente… Ma ci dimentichiamo che dall’altra parte c’è qualcuno che riceverà il file, lo aprirà e lo controllerà. Leggere bene gli avvertimenti e le linee guida del servizio di tipografia scelto e ricordarsi di telefonare o scrivere una mail per chiarire eventuali questioni tecniche può evitare brutte sorprese e intoppi.

Poster di Edward McKnight Kauffer per la British General Post Office, 1937. Fonte: Cooper Hewitt Collection

Inviare in stampa il file sbagliato

È un errore più comune di quanto si pensi, ma basta un po’ di organizzazione per evitarlo. Nominate i file su cui lavorate in modo progressivo (ad esempio, da 0 o 1 per il primo giro di bozza fino alla versione finale) o usate codici che indichino le fasi di lavorazione (bozza -> finale -> esecutivo).

Usare male i colori

Ci sono molti modi per usare male i colori. Quando vediamo il file sul monitor, i colori sono vivi e intensi grazie alla retroilluminazione. Ma in stampa dobbiamo fare i conti con l’opacità della carta, le condizioni di luce variabili, la resa degli inchiostri e il modello CMYK.

Ecco alcune trappole comuni:

  • Colori troppo chiari possono risultare ancora più chiari in stampa.
  • Testi e sfondi devono essere ben contrastati: accostamenti arditi leggibili sul monitor possono non esserlo in stampa.
  • Attenzione ai verdi: la gamma disponibile in stampa è molto ridotta.
  • Su certe carte assorbenti, i colori scuri possono impastarsi e perdere dettagli.
  • Il nero è difficile da stampare.
Un poster dai colori delicati da stampare con cura Design Yutaka Satoh. Fonte: https://571-0.tumblr.com/post/37703740474/design-yutaka-satoh

Questi sono solo alcuni degli errori comuni che si possono commettere quando si inviano file in stampa. Anche prestare attenzione potrebbe non bastare, specialmente a fine lavorazione quando si è stanchi. Il consiglio è di organizzare procedure standard per controllare meglio il processo, usare tutti gli strumenti di controllo presenti nei software (come il PreFlight di InDesign) e stampare una bozza di ciò che si andrà a stampare.

È un peccato impegnarsi per creare grandi progetti e poi stampare pessimi prodotti…