Per numerosi appassionati, il design trascende la mera professione per divenire una vera e propria passione e un hobby da coltivare nel tempo libero. La frontiera tra attività lavorativa e divertimento può, in alcuni casi, risultare indistinta, ad esempio quando si considerano vari documentari, spettacoli e dibattiti che possono essere interpretati sia come opportunità formative che come forme di intrattenimento.
Nel corso degli ultimi anni, l’interesse verso il design e la grafica ha registrato una notevole crescita, parallela all’aumento di contenuti audiovisivi dedicati a questo ambito e alle sue figure di spicco, che vanno da iniziative indipendenti a produzioni di grandi piattaforme di streaming.
Ecco una selezione di documentari recenti che hanno lasciato un’impronta significativa e che forniscono spunti di riflessione sia per i designer sia per i neofiti.
Graphic Means (2017), di Briar Levit
Creato in modo indipendente da Briar Levit, docente di Graphic Design presso la Portland State University, e finanziato attraverso una campagna di crowdfunding su Kickstarter, Graphic Means si addentra nel periodo che va dagli anni ’50 ai ’90, esplorando le trasformazioni radicali subite dal settore grafico con l’introduzione del desktop publishing tre decenni fa. Quest’era ha testimoniato una delle evoluzioni più rapide nella professione, passando dalla linotipia, dominante per decenni, alla fotocomposizione e infine all’utilizzo dei software digitali, trasformando radicalmente processi che un tempo richiedevano operazioni complesse e la partecipazione di diverse figure professionali.
Il documentario emerge dalla curiosità di indagare un’epoca di cui molti designer, formatisi negli anni ’90, hanno conoscenza limitata o nulla, curiosità condivisa dalla regista prima di intraprendere questo progetto.
Dopo essere stato presentato in vari festival ed eventi, è ora disponibile per la visione in streaming sul sito ufficiale di Graphic Means.
Helvetica (2007), di Gary Hustwit
Con Helvetica, Gary Hustwit realizza un’analisi approfondita dell’onnipresenza del carattere tipografico omonimo nel contesto urbano e del suo impatto sulla nostra vita quotidiana, spesso in modo sottile e inconscio. Il documentario si avvale delle testimonianze di designer di spicco che condividono le loro esperienze, metodologie di lavoro e la relazione con la tipografia.
Nonostante siano trascorsi quasi quindici anni dalla sua prima uscita, l’indagine rimane attuale per contenuti e approccio, esplorando il design e la pubblicità da prospettive psicologiche, sociali e artistiche.
Helvetica rappresenta il debutto di Hustwit come regista, che successivamente ha diretto altri documentari influenti sul design.
Disponibile in streaming a pagamento su Vimeo.
Abstract: The Art of Design (2017–2019), di Scott Dadich
Abstract: The Art of Design è una serie originale Netflix in due stagioni che esplora il processo creativo di designer di fama internazionale in vari settori.
Ogni episodio segue un diverso designer, offrendo un ritratto intimo che rivela le loro particolarità, abitudini quotidiane, successi e metodi di lavoro.
I designer presentati provengono da diverse città del mondo e operano in campi diversi, dal design di sneakers alla scenografia, fino alla creazione di caratteri tipografici. La serie offre una panoramica interessante sulla varietà di campi in cui un progettista può operare, mettendo in evidenza sia le differenze che le somiglianze nel processo creativo, caratterizzato da iterazioni di ricerca, decisioni e perfezionamento.
I 14 episodi risultano affascinanti sia per gli addetti ai lavori, che possono approfondire il proprio settore e scoprirne di nuovi, sia per chi è totalmente estraneo al design, offrendo uno sguardo dietro le quinte di oggetti, ambienti e immagini con cui ci interfacciamo quotidianamente.
Tra i designer presentati ci sono la graphic designer Paula Scher, il designer di caratteri tipografici Jonathan Hoefler, l’illustratore Christoph Niemann e la costumista Ruth E. Carter.
Bauhaus: The Face of the 20th Century (1994), Frank Whitford
Il Bauhaus è stata una scuola d’arte tedesca, attiva dal 1919 al 1933, nota per il suo approccio innovativo al design. Fondata dall’architetto Walter Gropius a Weimar (e successivamente trasferitasi a Dessau e poi a Berlino), il principio cardine della scuola era l’uguaglianza tra tutte le arti, senza distinzioni tra arti maggiori e minori, con un contributo reciproco tra le varie discipline.
Il documentario ripercorre le tappe salienti nello sviluppo della scuola e le difficoltà affrontate nel fronteggiare le pressioni del regime nazista, che vedeva la scuola come un centro di idee sovversive. Nonostante la breve durata della sua attività, il Bauhaus ha lasciato un’importante eredità che il documentario racconta.
Design is One: Lella & Massimo Vignelli (2013), Kathy Brew, Roberto Guerra
Design is One ripercorre quasi cinquant’anni di carriera di Lella e Massimo Vignelli, una coppia di designer che ha contribuito a plasmare l’attuale panorama urbano americano dal punto di vista tipografico e che ha avuto un’influenza determinante sul design della seconda metà del Novecento. Anche chi non conosce i nomi dei Vignelli, sicuramente ha incontrato il loro lavoro attraverso il sistema grafico della metropolitana di New York, quello delle Ferrovie dello Stato in Italia o l’identità visiva di American Airlines. Lo studio Vignelli Associates ha operato in modo interdisciplinare, spaziando dalla tipografia all’immagine coordinata, dal design di prodotto e mobili agli interni, al packaging, libri, mappe e brochure.
Il documentario si concentra molto sulla collaborazione tra i due designer e sulla complementarietà delle loro abilità, riconoscendo l’enorme contributo di Lella, spesso messo in secondo piano dalla stampa che attribuiva il suo lavoro al marito.
Insieme al documentario Helvetica (che tratta del carattere tipografico preferito e ampiamente usato da Massimo Vignelli), Design is One ha ulteriormente consolidato nella coscienza pubblica l’enorme contributo dei Vignelli al design.
Il documentario è disponibile in streaming a pagamento sul sito designisonefilm.com.
Ora che avete qualche spunto interessante per esplorare il mondo del design e della grafica in modo diverso, non vi resta che accendere la tv…
Buona visione!